L'ATC BR/A La gestione dei predatori  
  Il Territorio Provinciale I miglioramenti ambientali  
  Le immissioni di selvaggina Le Stoppie  

Realizzazione e ripristino degli habitat
Specie arboree e arbustive
Selezione delle aree
Realizzazione e/o ripristino di habitat realizzati dal 1998 al 2006

Realizzazione di punti di abbeverata
La mappa dei miglioramenti realizzati
Gli interventi


Il crescente interesse per i problemi ambientali, per la difesa della natura e della qualità della vita ha stimolato negli ultimi anni la definizione di numerosi provvedimenti a favore dell’ambiente e delle risorse naturali. Tali provvedimenti derivano soprattutto dalla legislazione comunitaria e secondariamente da quella nazionale, applicate poi a livello regionale. L’origine di queste normative è spesso diversa. Si possono distinguere:

  • misure ambientali per la protezione degli habitat e delle specie selvatiche (L.S. n° 394/91, Direttiva 79/409/CEE, Direttiva 92/43/CEE, Regolamento CEE n° 1973/92);

  • misure che provengono dal settore agricolo (Regolamento CEE n° 1765/92, Regolamento CEE n° 2078/92, Regolamento CEE n° 2080/92);

  • misure che derivano dalla legislazione venatoria (L.S. n° 157/92).

 

Pertanto con il termine Miglioramenti Ambientali a fini faunistici si intende definire quelle misure che hanno lo scopo di incrementare o ripristinare condizioni dell’habitat favorevoli alla fauna (risorse alimentari, zone di rifugio e siti di riproduzione) e di ridurre o eliminare gli impatti più significativi causati dalle attività antropiche presenti sul territorio.

Dal punto di vista tecnico, la realizzazione di questi interventi si differenzia a seconda:

  • dell’area geografica e del tipo di habitat;

  • delle specie selvatiche che si intende tutelare o favorire.

 

Gli interventi più significativi proposti dall’A.T.C. per le caratteristiche del territorio della provincia di Brindisi, per le specie di fauna selvatica presente durante il periodo migratorio e per le specie di fauna selvatica stanziale di particolare interesse per l’A.T.C. BR/A sono quelli a seguito indicati:

  • Messa a coltura, mantenimento e/o ripristino di elementi fissi del paesaggio di valore ambientale e faunistico, come ad esempio: le siepi, gli arbusti, i cespugli, gli alberi, i frangivento, i boschetti, le vecchie sistemazioni agricole, i laghetti, ecc.. ;

  • Semina di “colture a perdere” e/o rinuncia alla raccolta di certe coltivazioni su appezzamenti di piccola estensione;

  • Posticipazione, per quanto possibile, dell’aratura o dell’interramento delLe Stoppie e controllo della pratica della loro bruciatura.

Realizzazione e ripristino degli habitat

 

Introduzione

Gli elementi fissi del paesaggio hanno una importanza determinante per il rifugio, la nidificazione e l’alimentazione per molte specie selvatiche. Per i galliformi in particolare, i micro - ambienti delle siepi e degli arbusti risultano un sito preferenziale di nidificazione oltre che un importante luogo di rifugio dall’attacco dei predatori. A ciò va aggiunto il fondamentale apporto alimentare garantito da questi elementi, nel periodo autunnale e invernale, ad una ampia gamma di passeriformi. La loro presenza e diffusione favorisce l’indice di diversità ambientale di un determinato territorio e lo sviluppo del cosiddetto “effetto margine”. Ciò consente l’instaurarsi di una fauna più ricca qualitativamente (numero delle specie presenti) e quantitativamente (numero di individui per specie e biomassa complessiva).

Oltre agli effetti benefici di tipo faunistico tali elementi svolgono altre funzioni utili per l’ambiente e le produzioni agrarie, tra cui la riduzione dell’erosione del suolo, la funzione di barriera frangivento, l’incremento della presenza di insetti pronubi e di predatori / parassiti dei fitofagi.

 

Specie arboree e arbustive

Per quanto riguarda le specie arboree ed arbustive da piantare o da favorire, sono da privilegiare le specie autoctone, cioè quelle originarie del luogo, anche se alcune specie naturalizzate si possono prestare bene ad una utilizzazione a scopi naturalistici e faunistici. Considerando le diverse situazioni del territorio della provincia di Brindisi, l’A.T.C. non ha fornito (volutamente) indicazioni sulle specie da preferire, preferendo lasciare libera scelta ai proprietari che hanno inteso realizzare tali interventi sulle loro proprietà di proporre le specie più indicate per l’area interessata, fermo restando comunque che le richieste ed i relativi progetti sono oggetto di attento esame e valutazione da parte della Commissione per i Miglioramenti Ambientali dell’A.T.C. BR/A.

In linea generale appare comunque utile prescrivere l’alternanza di specie sempreverdi con specie caducifoglie e prevedere anche l’impianto di alcune in grado di produrre frutti eduli per favorire l’alimentazione dei selvatici.

 

Selezione delle aree

Il criterio di selezione delle aree di intervento è semplice ed immediato e si basa sulla programmazione faunistico - territoriale già esistente. In base a tale criterio gli interventi devono essere realizzati preferibilmente nelle aree di maggiore interesse faunistico per le finalità dell’A.T.C. BR/A sono inoltre considerati prioritari tutti quegli interventi volti alla creazione o al ripristino di Siepi, Boschetti e piccole Zone Umide.

 

Realizzazione e/o ripristino di habitat realizzati dal 1998 al 2006

ANNO

N. INTERVENTI

IMPORTO

1998

3

€. 39.081,09

1999

4

€. 27.347,01

2000

2

€. 23.416,16

2001

2

€. 31.796,81

2002

4

€. 38.577,72

2003

4

€. 37.837,04

2004

5

€. 30.100,00

2005

4

€. 39.915,70

2006

4

€. 40.000,00

TOTALE

32

€. 308.071,53

£. 596.509.661

Ostuni - Miglioramento Habitat


Stato dei luoghi al momento dell’impianto (Dicembre 1999)


Stato dei luoghi Ottobre 2001

Ostuni - Siepi


Stato dei luoghi al momento dell’impianto (Dicembre 1999)


Stato dei luoghi Ottobre 2001

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